Le Milanesi e i Cani

Milanesi si nasce o si diventa.  Anche quando in una mano si tiene il guinzaglio. Esistono codici non scritti che rendono una donna che vive a Milano una vera milanese anche quando la incontriamo con il suo amico a quattro zampe. Decidere di avere un cane a Milano – e questo lo capisce solo che ci abbia vissuto almeno per tre mesi – è un vero atto di coraggio. 

LA TOSTA
Avere un cane è per lei una dimostrazione al mondo della sua tenacia e della sua determinazione. Non delega a nessuno, neppure al marito, le passeggiate che sono solo a carico suo. Con qualsiasi condizione atmosferica, in qualsiasi orario o stato fisico, si fionda fuori e non sgarra mai. Grazie al suo rigore, il quadrupede è più educato di una ragazzina cresciuta in un collegio tedesco. Il numero del veterinario di fiducia è tra i preferiti nell’Iphone, prima di marito e figli, la foto del cane è il suo salvaschermo. Sempre informatissima su tutto quello che riguarda malattie, vaccinazioni, alimentazione. Dispensa consigli precisi agli altri proprietari di cani che guarda con sufficienza e un briciolo di superiorità.

LA PERFETTA
Raffinata ed elegante, capelli color miele, ha un marito affascinante, una casa impeccabile e due bambini – solitamente un maschio e una femmina – che sembrano quasi finti.  Sempre perfetta a casa, in famiglia e fuori casa. Ovviamente frequenta un corso di Pilates.  Il suo cane è irreprensibile come lei: vivace ma non troppo, bello anche senza pedigree, affettuoso, obbediente. Arrivato cucciolo, quando i bambini erano piccoli,  è come un terzo figlio.
Il cane perfetto appare sempre nelle foto inviate ad amici e parenti per Natale: è quello in centro. Anche lui con un ineccepibile dettaglio rosso.

LA FASHIONISTA
Milano è la capitale della moda che quattro volte all’anno si riempie, in un turbinio di eventi e appuntamenti imperdibili,  di giornaliste, stylist, buyers, modelle, modelli, celebrities e modaiole wannabe.  La fashionista lo è profondamente e seriamente. Tutto l’anno. La moda è il Suo credo. Non si tratta semplicemente di seguirla: fa parte di Lei. Nella scelta di un partner a quattro zampe non poteva quindi mancare un pizzico di glamour: sia per quanto riguarda la  razza (Jack Russel o Bassotto) sia per il nome,  spesso esotico e con un significato speciale.  La fashionista lo  spiega ogni volta con aria paziente a chi le chiede lumi. Il corredo del suo cane è chic e logatissimo. Pappe e le crocchette sono degne di una cena da Cracco.  Collare e guinzaglio comprati in Engadina. Cuccia di Flamant. La fashionista  posta su Instagram foto col suo cane dove appaiono come due vere celebrities sul redcarpet, #love#fashiondog

L’ARISTOCRATICA
L’aristocratica non compra un cane: lo possiede. Da sempre. Il cane di casa è il discendente diretto di quello famiglia, ritratto nel prezioso quadro Ottocentesco sopra il camino. E’ un cane blasé, spesso di una razza. Al collare, la medaglietta con il  nome del suo bisnonno. Lo battezza infatti con nomi umani, spesso antichi: Guidobaldo, Dante, Arrigo, Tancredi. L’aristocratica lo fa accoppiare solo con cani di famiglie note affinché anche  il sangue blu canino non si disperda in unioni con commoners. Interamente gestito dal personale di casa,  il nobile animale partecipa a tutte le riunioni di famiglia. Il sabato e la domenica si sfoga nella tenuta di campagna.

LA TIMIDA
Avrebbe anche voglia di essere socievole e mondana. Ma proprio non ci riesce. Parlare con gli umani, uomini soprattutto, la mette in difficoltà. Altra cosa sono gli animali domestici, in particolare i cani.
Con il suo amico a quattro zampe, che sia cucciolo o già adulto, si sente invece a suo agio. Tra timidi ci si capisce. L’intesa è fatta di sguardi, coccole e carezze, tra loro prevale il linguaggio corporeo. Così, andando al parco, diventa più facile incontrare persone. Unite dall’amore per il proprio pet, eccole che stringono amicizie sincere. Talvolta sbocciano amori fatti di silenzi mentre entrambi guardano i cani giocare, e non solo, tra loro.

LA MISTICA

L’amore per i cani come una missione. La mistica non ha solo adottato svariati randagini, bruttini e spesso malandati, ma passa i suoi momenti liberi a fare volontariato nei canili. Disprezza chi sceglie cani di razza o chi non ne ha ed è fondatrice di svariati circoli: “adotta un cucciolo”, “cani senza dimora”, “ SOS cane” che operano per il sostegno e  la protezione degli animali. Politica ed attualità sono per lei abbastanza irrilevanti. Non parliamo quindi della stepchildadoption, tema che le sembra una follia visto il numero di randagi in attesa di una famiglia.  Sostenitrice convinta del fatto che i cani siano non tanto i migliori amici dell’uomo quanto esseri migliori di lui (talvolta in effetti potrebbe sembrare vero...).

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